Con il titolo Limitless Possibilities si è aperto ieri a Milano IAB Forum , l’evento dedicato alla comunicazione digitale e interattiva che anche quest’anno si propone di fare il punto sull’andamento e le tendenze del settore.

Gli investimenti pubblicitari su internet crescono per l’ottavo anno consecutivo e, nonostante un lieve rallentamento, chiuderanno il 2016 a quota +9% rispetto al 2015, per un valore complessivo pari a 2,3 miliardi di euro. L’incremento è trainato soprattutto dal segmento Video (+38% rispetto allo scorso anno) e dai Social (+38%), ma la parte del leone la fa il Mobile, in crescita del 50%, che oggi rappresenta quasi il 30% del totale dell’internet advertising. Crescono anche gli investimenti sui Programmatic, altro asset digitale in rapida espansione, che negli ultimi 12 mesi hanno raddoppiato il loro peso e valgono il 13% del mercato totale (erano solo il 6% nel 2014).

Numeri importanti, soprattutto se consideriamo che la cosiddetta economia digitale – tenendo conto di tutto l’indotto, dalla raccolta pubblicitaria su Internet alla comunicazione digitale, dall’e-commerce ai servizi correlati – in Italia vale circa 53 miliardi di euro e da lavoro a 220mila persone. “Il 3,3% del PIL nazionale”, ha sottolineato Carlo Noseda, presidente di IAB Italia.

Quali sono le tendenze più interessanti di questo settore, di cui brand e aziende devono tenere conto? Innanzitutto il progressivo abbattimento dei confini tra i diversi mezzi: gli italiani sono sempre più connessi e, attraverso il mobile, accedono alla Rete in ogni momento della giornata, anche facendo cose diverse, a tutte le età. Questo pone una nuova sfida, quella di non ragionare più in termini di singola piattaforma, ma di contenuti e marchi, definendo una strategia e creando dei contenuti che possano abbracciare tutti i mezzi in modo coerente e coinvolgente.

Altro fenomeno rilevante è il crollo della pubblicità digitale “classica”, come i banner o le finestre pop up. Facilmente evitabili dall’utente in modo manuale o con gli appositi software, questo tipo di contenuti hanno ormai imboccato il viale del tramonto. La comunicazione di un brand è gradita quando è realmente interattiva, e quando viene scelta dagli stessi utenti, distinguendosi per originalità, qualità del messaggio o rispondenza agli interessi individuali.

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