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15/2/2018
La realtà aumentata è realtà

Come funziona è ormai noto: la realtà aumentata consente di aggiungere alla dimensione fisica, ovvero all’ambiente e le cose che vediamo intorno a noi, degli elementi digitali, offrendo contenuti e servizi che cambiano in relazione al contesto. Inizialmente sviluppata negli anni ’90, questa tecnologia ha impiegato oltre dieci anni per trovare spazio sul mercato ed è balzata all’attenzione del grande pubblico nell’estate 2016 grazie al successo planetario del videogioco PokemonGo

Ma non dobbiamo commettere l’errore di pensare che la realtà aumentata sia solo per gli appassionati di gaming. Il 2018 è infatti indicato da molti esperti come l’anno in cui vedremo il grande salto perché, dopo l’introduzione di AirKit per i dispositivi iOS e ARCore per Android, si moltiplicano le applicazioni che integrano la realtà aumentata in una varietà di settori, dall’industria al retail, passando per la grande distribuzione. 

Ad aprire le danze è stata  IKEA Place, con la possibilità di collocare mobili e prodotti dell’azienda svedese direttamente nelle nostre case in scala reale, con ombre ed effetti di luce realistici, mentre tra gli esempi più recenti c’è KeyArt, l’applicazione italiana che porta gli utenti alla scoperta di molti musei del mondo, utilizzando la fotocamera dello smartphone e la realtà aumentata per identificare le opere esposte e fornire informazioni aggiuntive. L’Oréal Professionnel ha da poco integrato la tecnologia 3D real time nella app Style My Hair, con cui si può provare in anteprima sul proprio viso, sia a casa sia in salone, un nuovo colore o taglio di capelli. 

Anche il mondo dei mass media cavalca la tendenza. Il New York Times sta sperimentando una app che trasforma il display dello smartphone in una vera finestra aperta sul mondo, dove news e contenuti multimediali si mescolano per dare all’utente un’informazione ancora più ricca. La BBC ha invece reso disponibili alcuni dei propri documentari in versione interattiva, usando la realtà aumentata per permettere di esplorare luoghi e oggetti. 

Non mancano le applicazioni per la medicina e la formazione dei medici, l’architettura e la progettazione, l’addestramento di piloti, la manutenzione di edifici e impianti industriali. Fruibili da visori, caschi o semplicemente da smartphone e tablet, le applicazioni in realtà aumentata si annunciano dunque come il futuro prossimo della tecnologia, rappresentando anche un mercato molto promettente – basti dire che gli investimenti in start-up specializzate in questo ambito hanno superato i 3 miliardi di dollari nel 2017