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23/3/2018
La fine dei negozi si allontana, lo dice il real estate

Si compra online e si riceve a domicilio, eppure la diffusione dell’e-commerce non fa rinunciare al piacere di fare shopping in negozio. A confermare che il rinnovato interesse per il commercio tradizionale arrivano i dati di Cbre Italy, che segnalano come il 23% degli investimenti immobiliari nel nostro Paese si realizzi proprio nel settore retail.  

Il fatto che negozi e spazi commerciali continuino a essere un buon affare è segno che la battaglia contro gli acquisti online non è affatto perduta. Secondo l’ufficio studi di Tecnocasa, i prezzi e i canoni di locazione sono rimasti sostanzialmente stabili nel 2017 nelle principali città italiane, ma il mercato è stato comunque piuttosto vivace

A Milano, ad esempio, le richieste di acquisto sono in crescita e stanno tornando i piccoli investitori. Via Torino, una delle vie dello shopping giovane e della ristorazione veloce, attira molto interesse, così i Navigli e la Darsena, corso Vercelli, via Belfiore, via Marghera e piazza De Angeli. Qui gli spazi migliori sono contesi anche dai grandi marchi della moda, mentre le catene del fashion cercano spazio all’interno del nuovo City Life Shopping District. 

A Torino sono la rinnovata Galleria San Carlo e via Lagrange le zone più ambite sia dai brand di abbigliamento e calzature, sia dalla ristorazione di qualità. Via Garibaldi conferma la vocazione giovane e causal, mentre è in calo la domanda nell’area del Quadrilatero Romano. A Verona resistono bene le vie del centro, ma cresce la domanda di negozi da affittare anche al di fuori della Ztl, in via di Porta Nuova, piazza Cittadella o via Valverde. 

Firenze attende le decisioni del Comune sull’utilizzo del centro storico (zona Unesco) nei prossimi tre anni. Continuano comunque ad arrivare brand nazionali ed internazionali, in particolare del settore della moda, che spesso cambiano location per allargarsi o migliorare i punti vendita. A Roma è difficile trovare spazi liberi, va però segnalato l’aumento delle richieste anche in zone meno celebri, come via Tuscolana, dove si stanno affacciando molte attività in franchising e diverse catene internazionali. Nella parte sud della città sono molto ambite le vie di passaggio dei quartieri Gregorio VII, Trastevere e Testaccio. Nei quartieri più popolari di Ostiense e Garbatella è sempre forte la domanda dei negozi di vicinato, come panetterie, ortofrutta e piccoli artigiani. 

A Napoli, sulle vie di maggior passaggio si registrano prezzi e canoni in aumento, con la zona del Vomero e via Scarlatti nel mirino degli investitori. Anche piazza Garibaldi, dopo la riqualificazione dell’area, è ricercata dai brand del fast fashion, della ristorazione veloce e del beauty. Via della Libertà è invece la strada più commerciale e prestigiosa di Palermo, dove si trovano le griffe fashion più importanti, ma non mancano le richieste per corso Calatafimi, dove si trovano soprattutto negozi di abbigliamento a accessori. 

Come far rendere questi investimenti? Per aumentare la visibilità dei negozi e far crescere le vendite, attirando anche nuovi clienti, le piattaforme digitali come Movibell sono sempre più utilizzate. Per convincere le persone a entrare in un punto vendita, non c’è infatti miglior modo che portare il negozio e i prodotti direttamente dentro al loro smartphone