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5/4/2018
Smart City: i Millennials stanno a guardare

Gli investimenti per rendere le città più moderne e intelligenti sono in crescita in tutto il mondo, e sempre più spesso si parla dello ‘Smart Living’ come lo stile di vita emergente nelle metropoli più avanzate – uno stile di vita che si distingue per l’elevata sensibilità ambientale, la maggiore attenzione a temi come il risparmio energetico e la raccolta differenziata, ma soprattutto la spiccata familiarità con le tante tecnologie che abitano le nostre città. 

Si potrebbe dunque pensare che i Millennials, che oggi hanno all’incirca tra i venti e i trentacinque anni, siano i protagonisti delle Smart City. Ma non è proprio così, visto che la loro presenza nella vita urbana è tutt’altro che attiva

è stato ad esempio calcolato che, negli Stati Uniti, l’85% degli under 35 non possiede alcun dispositivo Smart Home, e non solo per motivi economici. La larga maggioranza non partecipa ai programmi di efficienza energetica promossi dalle società di distribuzione dell’energia, e solo il 15% ritiene di poter contribuire alla pianificazione e la gestione della propria comunità. Questa distanza dalle decisioni, combinata a una certa passività rispetto al desiderio di poter fare qualcosa per migliorare la vita pubblica, desta molta preoccupazione. 

Sono i Millennials la generazione che, più delle altre, sta usando i servizi delle Smart City, da quelli essenziali come il trasporto pubblico fino agli eventi culturali che tengono vivo il territorio. Come interessarli e coinvolgerli, quando si tratta di disegnare il futuro di una città? 

Una strategia potrebbe essere quella di partire dal piccolo, ovvero da iniziative molto concrete che possono avere risultati tangibili e risultare quindi più motivanti per chi vi prende parte. Dalla gestione della biblioteca di quartiere alla manutenzione di un giardino, dalla ristrutturazione di una scuola all’organizzazione di un torneo sportivo, sono i progetti circoscritti ma efficaci quelli che possono abbattere la diffidenza dei più giovani e convincerli dell’importanza del contributo individuale. 

Ma è soprattutto l’utilizzo più pervasivo e creativo delle tecnologie digitali l’elemento per raggiungere i Millennials e dialogare con loro: abituati a vivere con lo smartphone tra le mani, sono oggi particolarmente attenti a tutto ciò che si muove tra il mobile e i social. E proprio qui si gioca l’occasione di riattivare una relazione un po’ stanca, incoraggiando le persone a farsi avanti e participare alla costruzione delle Smart City