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9/4/2018
Le nuove sfide dentro al carrello

I manager della grande distribuzione guardano con fiducia al 2018 e hanno obiettivi ambiziosi per i prossimi anni. è l’ottimismo la cifra distintiva di “Supermarket 2025”, l’evento organizzato a Bologna da  Retail Institute, dove molti operatori hanno confermato le previsioni positive nonostante l’incertezza dei consumatori, per cui si attende quest’anno una capacità di spesa stabile.  

Se sui consumi pesa ancora la crisi economica (indicata dal 54% delle persone intervistate da PwC), il rincaro di carburanti e del gas (33%), l’inflazione (29%) e la paura del terrorismo (16%), la Global Consumer Insights Survey 2018 presentata proprio a Bologna non incrina le speranze di catene e negozi. Le strategie di sviluppo vedono in testa la crescita organica (69% dei retailer italiani, conto il 79% a livello globale) e la riduzione dei costi (44% vs 62%), ma anche la definizione di nuove alleanze (36 vs 49%), le acquisizioni (29 vs 42) e la collaborazione con start-up evolute (12 vs 33). 

Nel carrello degli italiani finiscono sempre più spesso i prodotti made-in-Italy (85%), certificati (79%), che utilizzano ingredienti di produttori italiani (79%) e sottoposti a rigorosi controlli su sicurezza e qualità (77%). Facile immaginare questi criteri applicati alla scelta di prodotti alimentari, ma è interessante notare che la propensione all’acquisto sostenibile si estende anche ai prodotti per l’igiene personale e la cura della casa, dove i consumatori hanno imparato a fare attenzione anche a elementi come il packaging. 

Dove domanda e offerta si incontrano ancora poco è la tecnologia: molti operatori del retail sottovalutano l’impatto che l’utilizzo intelligente e creativo del digitale può avere in termini di soddisfazione e fidelizzazione della clientela. Eppure, secondo lo studio di PwC, il 52% degli italiani apprezza la possibilità di confrontare la disponibilità di uno stesso prodotto in più negozi o online, il 46% preferisce i punti vendita dotati di sistemi di fast checkout, chioschi o scanner self service, il 43% cerca il Wi-Fi appena entra in un negozio, il 27% vorrebbe provare l’esperienza della realtà aumentata

Supermercati e punti vendita vanno quindi trasformandosi, almeno nelle intenzioni degli acquirenti, in luoghi d’esperienza e apprendimento, dove la tecnologia diventa strumento per conoscere e provare, prima di comprare. La corsa all’innovazione è appena cominciata