Anche i brand che hanno cavalcato Facebook e Twitter fin dai loro esordi si stanno attrezzando per cambiare direzione. Al di là dell’evoluzione fisiologica delle singole piattaforme e dei rispettivi target, è innegabile che i social che frequentiamo oggi hanno poco in comune con quello che rappresentavano fino a due o tre anni fa.  

L’advertising e i contenuti a pagamento (‘branded content’) sono infatti diventati indispensabili per mantenersi visibili rispetto ad algoritmi sempre più sofisticati, e ottenere risultati apprezzabili in termini di copertura e coinvolgimento degli utenti. Per le aziende è inoltre indispensabile conoscere bene le nuove funzionalità di ogni social, e saperle integrare all’interno dei propri piani di marketing digitale e mobile.  

La gestione stessa dei social deve diventare più fluida, coniugando le competenze degli specialisti con i contenuti provenienti da vari livelli dell’organizzazione. Secondo Gartner, i cinque trend con cui misurarsi nel prossimo futuro sono: 

• l’integrazione delle tecnologie di ultima generazione, come l’intelligenza artificiale, la realtà aumentata e virtuale. Il successo di assistenti virtuali come Alexa di Amazon dimostra che le tassonomie basate sul testo sono destinate a diventare obsolete nel giro di poco tempo; 

• la democratizzazione dei live, che implica la possibilità di coinvolgere gli utenti in modo ancora più profondo facendoli diventare protagonisti, anche nella creazione e viralizzazione di contenuti di natura pubblicitaria e promozionale; 

• la concorrenza sempre più agguerrita dei media tradizionali. I social network, a cominciare da Snapchat e Facebook, competono oggi con i siti di informazione, i canali TV e le piattaforme di streaming nell’offrire notizie e contenuti. Questo cambia l’aspettativa degli utenti anche nei confronti della presenza social di brand e aziende; 

• l’influenza di piattaforme in rapidissima crescita come WeChat in Cina, KakaoTalk in Corea e Line in Giappone, che hanno saputo mescolare in un’unica app funzionalità di messaggistica, gaming, e-commerce e servizi di pubblica utilità come la prenotazione di taxi o l’acquisto di biglietti per musei e concerti. Anche i nostri social potrebbero andare nella stessa direzione; 

• l’unificazione di dati e profili, cioè la possibilità di usare il login social come punto di accesso ai servizi dell’azienda. Questo, pur richiedendo alcune cautele in fatto di privacy e salvaguardia dei dati personali, permetterà ai brand di arricchire la conoscenza dei propri clienti e studiare campagne ancora più mirate e personalizzate.  

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