Si sa che la maggior parte delle persone si informa in Rete prima di comprare qualcosa, che si tratti di scegliere un’automobile o un elettrodomestico, prenotare una cena al ristorante o – dicono le ultime ricerche – confrontare il prezzo di oggetti di uso quotidiano come detersivi, spazzolini o cosmetici.
Le aziende hanno dunque imparato a
curare la propria presenza digitale, investendo per
migliorare il posizionamento sui motori di ricerca, fondamentale per essere trovati da chi cerca online brand e prodotti. Ebbene, tutto questo potrebbe non essere più sufficiente. Secondo l’indagine realizzata da
Doxa per Find,
il 77% degli italiani consulta Amazon prima di fare shopping, mentre Google resta il riferimento per il 66% del campione e Ebay per il 45%. Rilevante la quota di chi utilizza sia Amazon sia Google.
Perché Amazon? Oltre il 90% degli intervistati lo trova utile nella fase preliminare di ricerca di un prodotto, l’87% in quella di confronto e valutazione, mentre il 93% lo preferisce perché permette di effettuare direttamente l’acquisto dopo aver deciso. Ma non tutti sono fedeli al gigante di Seattle: il 60% delle donne e il 70% degli uomini che ha fatto ricerche su Amazon negli ultimi 6 mesi ha poi comprato su un altro sito di e-commerce oppure in negozio.
Amazon è considerato una fonte interessante soprattutto per l’elettronica di consumo, gli elettrodomestici e la telefonia, ma anche per trovare idee per fare un regalo, magari last minute. Si guarda ovviamente il prezzo, le recensioni e le caratteristiche tecniche del prodotto, mentre si fa meno attenzione ai consigli d’uso e i servizi post vendita. Curioso notare che oltre la metà degli italiani, in particolare gli uomini nella fascia di età 18-44 anni, utilizza lo smartphone per cercare informazioni su Amazon mentre si trova in negozio e ha tra le mani il prodotto desiderato.
Il search marketing vive dunque un momento di transizione e i brand fanno evolvere le proprie strategie per essere sempre ai primi posti quando i clienti li cercano in Rete. Che sia Google o Amazon, l’importante è farsi trovare – anche da mobile.