Anche il mondo del gioiello vive una fase di grande cambiamento, e gli operatori del settore si confrontano sulle migliori strategie per ricucire i rapporti con le generazioni più giovani, impermeabili ai concetti di status symbol che avevano spopolato negli anni Ottanti e Novanta. Sono i Millennials una delle parole chiave di Vicenzaoro September, la manifestazione internazionale che in questi giorni riunisce a Vicenza oltre 1.300 brand del comparto orafo e gioielliero. 

Se in Paesi come Cina e Russia il gioiello è ancora sinonimo di lusso ed esclusività, in Europa ha perso buona parte del suo fascino. Le decisioni d’acquisto, specie fra le donne, sono dettate più dal design e l’emotività, con la conseguente necessità per marchi e rivenditori di cambiare radicalmente il proprio linguaggio e i canali di comunicazione. 

L’e-commerce ha ancora una penetrazione limitata e, benché se ne preveda una crescita, al momento non mette in discussione i punti vendita tradizionali che, mono- o multimarca, rappresentano il luogo per eccellenza della scelta e dell’acquisto di bracciali, anelli e orologi. Il digitale ha però un’importanza cruciale per tutto ciò che riguarda il coinvolgimento del target, decisamente abituato a usare web e mobile in ogni momento della giornata, e utente assiduo delle piattaforme social, in primis Instagram.  

Come aumentare la visibilità di brand e negozi presso un pubblico così evoluto? La risposta sta in un utilizzo creativo e sorprendente del marketing digitale, grazie al quale interagire con i Millennials in modo diverso, mettendo il mobile al centro di ogni campagna. Anche l’utilizzo di contenuti geolocalizzati e fortemente personalizzati è fondamentale per catturare l’attenzione degli under 40, senza dubbio uno dei target più difficili da conquistare – e non solo per l’oreficeria.