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19/10/2018
Essere smart migliora anche la reputazione delle città

Belle, sicure, con amministrazioni degne di fiducia: la classifica City RepTrak di Reputation Institute assegna a Tokyo, Sydney e Copenhagen la palma di città con la miglior reputazione al mondo. L’analisi ha messo a confronto una cinquantina di capitali e grandi centri urbani, misurando la percezione di un campione di dodici mila persone rispetto a tredici attributi relativi all’economia, il governo locale e l’ambiente.

L’Italia, pur non essendo sul podio, è comunque presente nella top 10 con Venezia e Roma, rispettivamente al sesto e settimo posto. Interessante notare che gli italiani hanno dato punteggi mediamente bassi alle nostre città, che dunque si “salvano” grazie al giudizio positivo degli stranieri.

Ma cosa determina la buona reputazione? Quasi il 33% del punteggio finale dipende dalla percezione relativa alla sicurezza, seguita dalla bellezza e dal buon governo. Il posizionamento lusinghiero di Tokyo, Sydney e Copenhagen è legato anche alla disponibilità di servizi pubblici efficienti e capillari, che innalzano la qualità della vita e favoriscono il coinvolgimento dei residenti e attirano i visitatori.

Essere smart, anche grazie a investimenti lungimiranti in nuove tecnologie, contribuisce quindi a rendere la città più vivibile e sicura, più pulita e accogliente. Le ricadute sono molto importanti. A chi pensa che la reputazione sia un mero fatto di immagine, dobbiamo infatti ricordare che le città meglio percepite sono quelle che più facilmente attraggono investitori e talenti, ospitano aziende e università, creano occupazione e ricchezza.

La sfida è dunque quella di tenere il passo con l’innovazione per migliorare la propria reputazione e rimanere competitive. Come ha sottolineato Yuriko Koike, governatore di Tokyo, una città non può accontentarsi dello status quo, ma deve evolvere e rinnovarsi constantemente, a vantaggio delle persone che la vivono.