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23/11/2018
Privacy e diritti digitali preoccupano le Smart City

Se la Rete è una componente ormai indispensabile della vita quotidiana, le istituzioni hanno il dovere di assicurare a tutti la possibilità di accedere a contenuti e servizi digitali, proteggendo al tempo stesso principi quali la democrazia, la libertà di espressione e la riservatezza dei dati personali. è questo uno dei passaggi più importanti del Cities for Digital Rights, il manifesto sottoscritto dai rappresentanti delle città di New York, Amsterdam e Barcellona, firmato pubblicamente in occasione del recente Smart City Expo World Congress.

Si tratta della prima coalizione che vede le città alleate nella tutela dei diritti digitali delle persone, partendo dal presupposto che ognuno debba avere online le stesse garanzie previste dalle convenzioni internazionali per i diritti umani. I tre firmatari si sono impegnati a condividere best practice e coordinare una serie di iniziative per combattere ad esempio il razzismo e l’odio in Rete, il furto e la manomissione di dati personali, l’uso di algoritmi tipo ‘black box’. 

Saranno inoltre promossi dei progetti di ampio respiro per aumentare la cultura digitale delle persone e incoraggiarle a una partecipazione più attiva alla vita pubblica, sfruttando proprio la diffusione capillare delle tecnologie digitali e mobile. Tra le iniziative già in cantiere c’è il potenziamento della rete Wi-Fi pubblica a New York, raggiungendo in particolare i quartieri più periferici e popolari, dove saranno le biblioteche a promuovere l’accesso alla Rete e sensibilizzare i cittadini sui temi della sicurezza e la privacy.

Amsterdam si è invece impegnata per aumentare il coinvolgimento dei residenti nelle decisioni che riguardano la gestione del territorio. Con la piattaforma OpenCity, chiunque può partecipare alla progettazione dei nuovi spazi pubblici oppure condividere idee e suggerimenti, mentre un programma di formazione aperto all’intera popolazione incoraggia l’apprendimento dei rudimenti del coding.

A Barcellona molta attenzione è stata dedicata alla trasparenza dei servizi e dei dati pubblici. La città collabora al progetto europeo Decode, che ha l’obiettivo di aumentare la protezione della privacy individuale restituendo a ciascuno il controllo dei propri dati, come previsto anche dalla normativa GDPR in vigore dallo scorso mese di maggio.